sabato 30 luglio 2011

Bigliettino di Buona Pasqua

Da quando sono nati i bimbi, ogni Pasqua creo un biglietto di auguri con all'interno una loro foto insieme, di solito scattata in montagna e stampata con la mitica stampante portatile per le foto Selphy Canon che mi ha regalato mio papà. Anni fa ho scoperto un negozio fantastico che si chiama "Impronte d'autore" e che si trova a Milano alle Colonne di San Lorenzo; non ricordo esattamente come l'ho trovato, ma da quel momento non ho più smesso di comprare timbri, inchiostri e polverine per creare biglietti! Il tempo non è mai abbastanza, ma sempre con la mia amica Marta non perdiamo nessuna occasione per correre quando c'è qualche fiera di hobbistica e fare incetta di timbri e di materiali nuovi. Quando poi ho comprato una cassettiera apposta per mettere tutto questo materiale e l'ho piazzata in cucina... vi lascio immaginare i commenti!
Devo dire che questa è forse la mia passione più grande, dopo la fotografia ovviamente! Quindi con questo primo biglietto vorrei spiegare la tecnica base per l'uso dei timbri o meglio dello "stamping".

MATERIALE OCCORRENTE
timbri vari
cuscinetti inchiostrati
polveri da rilievo
embosser
forbici sagomate
forbici
pennarelli acquerellabili
biadesivi misti spessorati
biglietti
cartoncino/fogli


E ADESSO CREIAMO!


Innanzitutto vediamo i passaggi per usare un timbro con le polverine: 


1. A seconda della grandezza del cuscinetto di inchiostro si può tenere il timbro con la gomma rivolta verso l’alto e inchiostralo premendovi sopra il cuscinetto oppure lasciarlo sul piano di lavoro e appoggiarvi sopra il timbro.


E' meglio controllare che sia inchiostrato tutto il disegno e prima di stampare sul supporto scelto fare qualche prova su della carta qualsiasi.

2. Premere il timbro sul supporto desiderato senza farlo slittare durante la stampa altrimenti l'immagine si sdoppia.


3. Spargere abbondantemente la polverina fino a coprire l’intera immagine appena stampata.


4. Scuotere il supporto su un foglio di carta qualsiasi: solo un po’ di polvere rimarrà attaccata al disegno. Recuperare la polvere in eccesso rimettendola nel suo contenitore: in questo modo si  potrà riutilizzare.
4. Avvicinare il soffiatore di aria calda e scaldare fino a quando la polvere si sarà fusa e tutto il disegno apparirà in rilievo.



Con la stessa tecnica, si può dare rilievo alle  scritte o ai disegni fatti con i pennarelli che contengono gli stessi pigmenti dei cuscinetti. Se si usa una polvere metallica o colorata l’immagine prenderà il colore della polvere, se invece si usa una polvere trasparente si otterrà il rilievo nel colore dell’inchiostro che è stato usato per la stampa iniziale.




Passiamo ora alla creazione del biglietto:

- Ho usato un biglietto di cartoncino di colore giallo
- In alto ho usato il timbro "Buona Pasqua" con il cuscinetto multicolore e la polverina "Clear", cioè trasparente.
- Sotto ho usato più volte il timbrino con la carota facendo una sorta di girotondo con inchiostro e polverina bordeaux brillante.



- Su un cartoncino del tipo "Coriandoli", ho usato il timbro del coniglietto con l'inchiostro viola e la polverina trasparente e con i pennarelli acquerellabili l'ho dipinto.



- Ho ritagliato il cartoncino seguendo il contorno del coniglietto e sul retro ho attaccato due biadesivi spessorati. In questo modo il coniglietto appare in rilievo. 


- Poi ho preso un cartoncino rosso brillantinato e l'ho tagliato con le forbici sagomate e vi ho attaccato sopra il coniglietto.

 

- Con la pistola per nastro biadesivo che di solito uso per le fotografie, ho incollato il cartoncino col coniglietto sul biglietto, al centro del girotondo di carote. 

 

- Infine, all'interno del biglietto ho incollato la foto dei miei bambini.



- Anche sulla busta ho fatto un timbro per decorarla e per le persone a cui ho consegnato il biglietto a mano ho scritto il nome con un pennarello Emboss usando sempre la polverina trasparente.



Biglietto di Pasqua 2011


Biglietto di Pasqua 2010



Biglietto di Pasqua 2009



Biglietto di Pasqua 2007


venerdì 22 luglio 2011

UOVA PASQUALI


Quest'anno a Pasqua volevo far fare un lavoretto ai bambini, ma alla fine sono arrivate le vacanze e ci siamo trasferiti in montagna. Così, come sempre ho fatto una borsa con tutto l'occorrente e per la gioia del marito l'ho caricata in macchina.
Riprendendo l'idea dell'anno scorso delle uova di Pasqua di polistirolo, ci siamo messi sul tavolino in giardino tutti e tre, io, Gio e Franci, a spalmare pasta neve e a dipingere decine di uova. Poi abbiamo inserito i nastri, per la gioia di Giorgia, per poterle appendere a gruppi di tre o quattro alle porte e alle finestre. Hanno avuto un grande successo!!!!

MATERIALE OCCORRENTE
Uova di polistirolo di varie dimensioni
Pasta neve
fogli di carta di riso con disegni
tovaglioli di carta con disegni
colla
pennelli
spugnette e spatole
colori acrilici
stecconi per spiedini
nastri
colla a caldo
sagome di legno per abbellire


E ADESSO CREIAMO!


Avendo già spiegato in precedenza il procedimento, lo riassumerò brevemente con la variante.



1) Innanzitutto ricoprire la tavola con una tovaglia di plastica e procurarsi dei bicchieri alti per poter mettere ad asciugare le uova.
Prendere un uovo di polistirolo e infilarvi uno stecco per un centimetro.
Prendere la pasta neve e spalmarla sull'uovo con una spatola o con un pennello
Riporre lo stecco con l'uovo in un bicchiere e lasciare asciugare per due ore


Per fare le uova colorate si può mischiare la pasta neve con del colore acrilico.




2) Scegliere un disegno di grandezza adeguata alle dimensioni della pallina, ritagliare il disegno (non è necessario ritagliare i contorni), appoggiare il disegno sulla superficie del polistirolo e spalmare la colla direttamente sulla carta di riso o sul tovagliolino di carta.



Lasciare asciugare per 24 ore.



3) Quando la colla si sarà asciugata non si vedranno più i contorni della carta.
Togliere lo stecco, prendere un nastro largo mezzo centimetro circa  e infilarlo nel buco lasciato dallo stecco e mettere una goccia di colla a caldo o colla vinilica.























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Le manine di Giorgia al lavoro
Lasciare il nasro lungo a seconda di come lo si vuole appendere. Dall'altro capo fare un asola e abbellire  con un nastro più grande, sagome di legno o altro.






giovedì 21 luglio 2011

CARTA MARMORIZZATA

Negli ultimi due anni, a scuola, mi è stato affidato il compito di tenere un laboratorio pomeridiano. Da insegnante trovo che i pomeriggi alle medie siano veramente pesanti da gestire, perchè nel nostro istituto si fermano solo alcuni alunni per ogni classe che in genere non hanno molta voglia di rimanere a scuola dato che i loro compagni possono andare a casa e loro, invece, non hanno scelta.Il compito dell'insegnante dei laboratori è arduo e quindi ho sempre scelto qualcosa di pratico e che piacesse innanzitutto a me, in modo da poter trasmettere il mio entusiasmo: ad esempio, l'anno scorso ho tenuto un laboratorio di fotografia. Quest'anno ho deciso di fare un laboratorio di attività manuali e quando l'ho comunicato ai ragazzi sono stati subito entusiasti (soprattutto perchè non avrebbero dovuto scrivere!) .
In realtà ero partita pensando di fare cartonaggio e quindi ho cominciato facendo la carta marmorizzata, ma poi dopo aver conosciuto i ragazzi, alcuni dei quali erano particolarmente vivaci, ho pensato che sarebbe stato meglio farli dipingere e lavorare con altri materiali che richiedono meno precisione.
Il primo lavoro, come dicevo, è stata la realizzazione della carta marmorizzata e devo dire che dopo il primo incontro, in cui mi è preso il panico perchè i ragazzi hanno combinato un sacco di pasticci, abbiamo ingranato bene e i risultati sono stati davvero belli.
Questo è un lavoro molto semplice ma di grande effetto che avevo già sperimentato anni fa in un prato con i lupetti, bimbi da 8 a 11 anni, e quindi ero certa che questo tipo di attività sarebbe piaciuta.





MATERIALE OCCORRENTE
- Vaschette rettangolari grandi almeno come un foglio A4
- Acqua + colla da parati
 ( in polvere da sciogliere in acqua, ne basta un cucchiaio o due per vaschetta)
- Colori a olio
- Contenitori di plastica rigida per mettere i colori
- Trementina
-  Pennelli
- bastoncino di legno o cucchiaio
- Fogli
- Carta da giornale, sacchi dell'immondizia o uno stendibiancheria
- Guanti in lattice



E ADESSO CREIAMO!

1) Innanzitutto ricoprire la tavola con una tovaglia di plastica e procurarsi della carta da giornale da mettere sotto alle vaschette ( si possono usare le vaschette di alluminio, mentre se si usano catini di plastica è necessario sapere che difficilmente si riusciranno a pulire).
Riempire le vaschette  di acqua fino a metà  e aggiungere un cucchiaio o due di colla da parati in polvere da sciogliere in acqua. Poi con un bastoncino mescolare finchè l'acqua non diventa densa in maniera uniforme.


Mettere in un piatto di plastica o altro contenitore un po' di colore a olio e diluirlo con la trementina. E' utile preparare vari piatti con diversi colori. (attenzione a non usare plastica troppo sottile perchè la tremenina la fonde).


2) Prendere il pennello e dopo averlo intinto nel colore far cadere delle gocce nell'acqua, ripetere l'operazione con altri colori e creare con il bastoncino o un pettine dei motivi, mescolandodelicatamente l'acqua. In alternativa al pennello si può usare un contagocce.

3) A questo punto, dopo aver indossato dei guanti in lattice per non sporcarsi,  prendere un foglio e posarlo sull'acqua in orizzontale, stando attenti che sotto non si creino delle bolle d'aria perchè lì il colore non attecchirà.



Dopo pochi secondi togliere il foglio prendendolo da due lati e metterlo ad asciugare.






Consiglio di mettere almeno altri due fogli con gli stessi colori, così si avrà la stessa fantasia e si potranno usare ad esempio per fare i due lati di una copertina di un quaderno.


Esaurito il colore, aggiungere altre gocce e ripetere l'operazione.


4) Per l'asciugatura si possono appoggiare i fogli sulla carta da giornale, ma il rischio è che si attacchino. Meglio usare i sacchi dell'immondizia tagliandoli e aprendoli.



Anni fa con un'amica abbiamo fatto questo lavoro  in giardino (penso che sia il luogo ideale, escludendo il vento....) e abbiamo  appeso i fogli sullo stendibiancheria, ma va fatto solo se è posizionto all'esterno perchè i fogli gocciolano e sporcano.


5) Ultima operazione: una volta asciutti, i fogli si possono stirare mettendo sopra uno straccio.




Infine i fogli potranno essere usati per realizzare segnalibri, quaderni, diari.... ma questa è un'altra storia!




Ed ecco alcuni fogli di carta marmorizzata prodotti dai miei alunni: